mercoledì 4 marzo 2009

Come è piccolo il mondo... Traffico di droga: 29 arresti tra la Sicilia e la Lombardia.

26 febbraio 2009 pubblicato da Veronica


Catania. La droga, marijuana del tipo "orange skunk" e cocaina, arrivava a Zafferana Etnea (Catania) con gli autobus di linea dalla Svizzera e dall’Olanda.
Poi riforniva il mercato dello spaccio nella zona nord di Catania e
l’hinterland di barriera, Fasano Gravina e Mascalucia. A gestire il
traffico di stupefacente Francesco Ieni, figlio in carriera di Giacomo
Ieni, personaggio di vertice della cosca mafiosa dei Pillera.
Questo lo scenario svelato dall’indagine della Squadra Mobile di
Catania, sfociata la notte scorsa in una vasta operazione tra la
Sicilia e la Lombardia. Trenta le persone arrestate, con cinque
provvedimenti di custodia notificiati in carcere a indagati già
detenuti. Altre cinque persone sono sfuggire al blitz e vengono
ricercate.
"Castoro", così era soprannominato Francesco Ieni, nel 2004 aveva
deciso di mettersi in proprio, di costituire un gruppo autonomo per
gestire la droga e lo aveva fatto all’insaputa del padre e con la
continua paura che il genitore, un mafioso "vecchio stampo", lo venisse
a sapere.
Gli stupefacenti venivano acquistati ad Amsterdam e a Basilea, grazie
all’intermediazione di due albanesi che sono stati adesso arrestati a
Milano. Poi veniva incartata in pacchi regalo e spedita con un pulmman
di linea bisettimanale in Sicilia. Secondo la polizia, era Francesco
Ieni in persona a scegliere marijuna migliore e ad acquistarla per poi
rivenderla a Catania grazie ad una fittissima rete di spacciatori. Ieni
si era anche attivato per avviare in una villetta di San Giovanni La
Punta una coltivazione di marijuana in serra.
Con questo scopo aveva importato dall’Olanda tutta l’attrezzatura
necessaria per la piantagione: particolari lampade per l’illuminazione
delle piantine, terriccio e concimi speciali, un essiccatore. Il
laboratorio dove la droga veniva lavorata è stato scoperto scoperto la
notte scorsa durante il blitz
Gli arrestati sono: i fratelli albanesi Granit e Shepend Palushi,
rispettivamente di 27 e 32 anni; Francesco Ieni, 27 anni, Francesco
Alì, 27 anni; Mario Brancato, 35 anni; Giuseppe Catania, 36 anni;
Carmelo Chiantello, 29 anni; Salvatore Ciappazza, 27 anni; Antonino
Cosentino, 30 anni; Francesco Costanzo; 26 anni; Sebastiano Costanzo,
19 anni; Antonino D’Agata, 22 anni; Saverio Di Stefano, 27 anni;
Giuseppe Giustolisi, 30 anni; Giulio Guglielmini, 25 anni; Rosario
Miraglia, 24 anni; Angelo Cristian Pulvirenti, 29 anni; Sebastiano
Romano, 27 anni; Davide Russo, 34 anni; Gilda Tiziana Saitta, 38 anni,
che ha otternuto i domiciliari; Francesco Antonino Sciuto, 24 anni;
Antonino Arnaldo Tomaselli, 40 anni; Dario Valastro, 25 anni.
Il provvedimento giudiziario è stato inoltre notificato ai detenuti
Girolamo Barbagallo, 24 anni; Giuseppe Gulisano, 30 anni, Marco Capone,
35 anni, Antonino Massimo Gambitta, 32 anni Daniele Zuccaro, 32 anni,
Davide Vailati, 34 anni.


AGI da " Antimafia Duemila"

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