giovedì 2 aprile 2009

La strage di Pizzolungo



Quanti ricordano quello che avvenne il 2 aprile 1985.Quel giorno un autobomba, collocata sul ciglio della strada statale che attraversa Pizzolungo, esplode riducendo a brandelli Barbara Asta e i suoi due figli Salvatore e Giuseppe,che in quel momento percorrevano la statale stessa con la loro utilitaria.Il vero obiettivo di quella strage fu l'uccisione del sostituto procuratore Carlo Palermo.Egli stava conducendo alcune indagini scomodissime ,un filone che vedeva coivolte nel loro insieme
mafia,politica,massoneria,imprenditoria ,anche sulla base del lavoro svolto precedentemente dal sostituto procuratore Gian Giacomo Ciaccio Montalto ucciso dalla mafia a Valderice il 25 gennaio del 1983.Verranno condannati all'ergastolo quali esecutori materiali della strage Toto Riina,Vincenzo Virga esponente di spicco della mafia trapanese ,Mariano Agate boss del mandamento di Trapani e Balduccio di Maggio.IL sostituto procuratore sopravvisse miracolosamente ma non Barbara e suoi due figli.Nel 2004 la cassazione assolvera i mandanti per non aver commesso il fatto;tra i giudici c'era Corrado Carnevale.Ancora una strage impunita tutt'oggi e una verità ancora da cercare e da sapere.3 vittime innocenti cadute sotto il piombo della mafia.Unirsi al ricordo dell' unica sorella sopravvissuta Margherita è significato non solo di una memoria da non scalfire ma anche un pensiero sincero per non arrendersi.

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