lunedì 23 marzo 2009

"Le mani della mafia sull'Expo"

Riceviamo dai grilli del Parco Agricolo sud Milano



Qui il filmato della prima parte della conferenza , il resto a questo Link
Grazie ragazzi!

Completiamo con una notizia del 12 Marzo
LETIZIA MORATTI E IL PREFETTO NON VOGLIONO LA COMMISSIONE ANTIMAFIA A PALAZZO MARINO
Il Prefetto di Milano, Gian Valerio Lombardi, napoletano, 63 anni, sposato, un figlio, due lauree conseguite in legge e scienze politiche, non vuole la Commissione antimafia del Consiglio comunale di Milano che vigili sugli appalti dell'Expo.
Lombardi ha detto a chiare lettere che è lo Stato a doversi occupare di antimafia e di sicurezza, e non già un Ente locale come il Comune di Milano. A questa presa di posizione infelice e inopportuna si è schierata ovviamente il Sindaco Letizia Moratti che condivide appieno il Lombardi pensiero.
Peccato, però, che la posta in gioco sia enorme. Lo ricordiamo al Prefetto Lombardi che vorrebbe che ad occuparsi di Expo, appalti e ordine pubblico, fosse soltanto la magistratura e lo Stato. A Milano e provincia ci sono 200 cosche mafiose interessate al business dell'Expo: 20 miliardi di euro per le infrastrutture, 4 miliardi di euro della ex Soge spa, e 45 miliardi di euro di fatturato per le aziende, i costruttori, gli immobiliaristi, i professionisti, i politici e i loro portaborse. La posizione del Prefetto Lombardi da un punto di vista giuridico non fa una grinza, ma la gravissima situazione della criminalità a Milano e in provincia dove è forte la presenza della n'drangheta, della camorra spa, di Cosa nostra e i resti della Sacra corona unita, dovrebbe indurre il Prefetto a non interferire con l'attività del Consiglio Comunale. Che una volta tanto era riuscito a trovare 25 consiglieri comunali della maggioranza e dell'opposizione sui 60 presenti ad occuparsi delle infiltrazioni mafiose, degli appalti per l'Expo 2015.
Continua

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